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NORMATIVA e LEGGI
Si interviene d'ufficio per ristabilire ordine e comportamenti, che il
presidente Lorenzo Tartaglia, il Ct che Vi scrive e gli antichi combattenti
tutti, da Enrico a Sandro Bricca, Da Fabrizio Masci a Pino, da Maurizio Masci
detto Merolli a Nando Taliani a Memmo. Gli antichi gladiatori rifiutano con
energia tale ignobile ed infausto premio ricordando le linee guida del vero
combattente Cittarealese che di seguito vengono elencate:
1) sputare a
terra appena si entra in campo
2) rispondere sempre con la frase "fatte
li C tua"
3) spingere sistematicamente l'avversario contro la rete e
chiedere spiegazioni all'arbitro
4) dare la mano all'avversario solo in
occasione del trasporto su ambulanza dello stesso a seguito di frattura o danno
cerebrale serio
5) redarguire SEMPRE l'avversario anche con palla lontana
ricordandogli che l' essere vivo è una volontà di chi lo marca
6)
cospargersi di aglio adeguatamente prima della gara ed ingerire almeno 900
grammi di fagioli cannellini a 4 h dalla gara possibilmente entrare in campo con
calzettoni pieni di stabbio di cavallo
7) apporre la mano sulla faccia
dell'avversario per imporre la propria volontà in qualsiasi situazione anche
fuori dal campo
8) durante la gara fissare l'avversario anche nella fase
di rientro in difesa e sorridere leggermente indicando con entrambe le mani la
possibilità di allargamento della propria zona anale
9) imporre il
silenzio all'avversario o nemico con il dito indice appoggiato sul proprio naso
ripetutamente anche in assenza di colloquio
10) in caso di nemico troppo
rapido, colpire la tibia dx con tecnica specifica Iso 897/85 ed indurre
l'avversario a non tentare mai più una fuga di quel genere.
11) In area
di rigore colpire il nemico sul rene sx tramite gomito o ginocchio e chiedere
poi all'arbitro di espellere il nemico per simulazione con veemenza.
12)
durante la fase di attacco sputare ripetutamente in avanti a media altezza, per
indurre il nemico alla distrazione, superare l'avversario/nemico ed alzare il
dito medio ogni volta.
13) alla fine della gara indicare la propria zona
pelvica in occasione di tentativi di contatto o fratellanza del nemico ruttando
adeguatamente per sovrastare le parole del nemico.
14) insultare
l'arbitro sempre anche in occasione di decisioni favorevoli
15) in caso
di rissa assestare ripetutamente dei calci di punta nella zona lombare su sito
L4-L5 per abbattere il nemico ed indurlo all'immobilità per almeno 8 mesi.
Il gruppo reduci e combattenti Ac Cittareale Vi invita alla divulgazione
di tali norme nel rispetto dell'onore e del rispetto della storia e dei
combattenti stessi, che si indignano ulteriormente riflettendo sullo scadimento
delle dinamiche di combattimento e difesa del suolo. Con Osservanza. Il
Presidente, Il CT e il gruppo da guerra anni 1984/1989